Aveva solo 31 anni Michael J. Fox quando ha scoperto di soffrire di una malattia altamente invalidante a livello sociale: il Parkinson.
Alla sua età, naturalmente, non fu facile accettare una diagnosi del genere.
Ma cosa fare?
Rassegnarsi ad una vita inevitabilmente in declino?
Inizialmente la reazione non fu una delle migliori. Cadde nell’alcolismo.
Ma poi si rialzò. Il Parkinson non lo fermò.

Creò “Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research e riprese a lavorare.
Scrisse un libro autobiografico dal titolo “Lucky Man”, un uomo fortunato.
E sì, perché nonostante tutto si è ritenuto fortunato.
Se Dio potesse guarirmi, non lo vorrei. Senza la malattia non avrei passato quello che ho passato e non avrei fatto le esperienze che ho fatto.
Michael J. Fox
Ha avuto sempre accanto la sua amatissima moglie e i suoi quattro figli.
Non è mai rimasto solo lungo questo percorso tortuoso.
Ha continuato a lavorare e a lavorare, finché poi ha subito un altro duro colpo .
Nel 2018, infatti, un tumore benigno alla colonna vertebrale lo ha costretto a farsi operare per evitare di restare paralizzato e, nei quattro mesi successivi all’intervento, ha dovuto imparare nuovamente a camminare.
Poi, quando sembrava aver superato un ennesimo intoppo, arriva come un fulmine a ciel sereno un altro incidente: una caduta . Si rompe il braccio ma questo episodio lo ha portato nuovamente a vedere il lato oscuro della sua vita.
Quello fu definitivamente il mio momento più buio. Persi la testa. Mentre aspettavo l’ambulanza mi chiesi, ‘Può andare più in basso di così per me?’. Cominciai a dubitare di tutto, non riuscivo più a mettere un sorriso sulla mia faccia, a vedere un lato positivo, provavo solo dolore e rammarico.
Michael J. Fox

La sua vita oggi ha avuto un’altra battuta d’arresto.
Il Parkinson ha intaccato anche le sue capacità mnemoniche e per un attore certamente non è facile poter continuare a recitare.
La mia memoria a breve termine è distrutta. Ho sempre avuto una vera abilità nel memorizzare le battute, ma negli ultimi due lavori che ho fatto le parti da imparare erano complesse e ho faticato con entrambi» .
Michael J. Fox
L’attore ha continuato a non perdersi d’animo.
Ad oggi porta avanti continui esercizi di scioglilingua per aiutare il cervello a non dimenticare. Allo stesso tempo continua a dedicarsi alla scrittura: il suo quarto libro di memorie – “No Time Like the Future” – sarà infatti in vendita dal prossimo 17 novembre.
Così definisce l’attore la sua vita in questo momento:
Non sono bravo con la chitarra e non disegno più bene, non sono mai stato portato per il ballo e recitare sta diventando più difficile quindi mi sono messo a scrivere e, fortunatamente, mi diverto davvero .
Il Parkinson c’è e non è una malattia guaribile. Ma l’esperienza di Fox ci insegna che, nonostante si sia ammalato nel periodo più proficuo della sua vita, ha capito come conviverci.

Ho imparato ad accettare quello che era successo il che non significa che non puoi sforzarti di cambiarlo o che devi vederlo come una punizione o una penitenza, ma che devi metterlo al proprio posto.
Gli ultimi due anni sono stati più complicati degli altri, ma sono stato benedetto con cose semplicemente incredibili e, dopo aver attraversato periodi bui, ora la mia gratitudine è più profonda.
Michael J. Fox