Magnifica questa mascherina.
Vero?
Questo articolo ha il solo scopo di attivare in ognuno di noi la propensione e l’attitudine al miglioramento nonostante, a livello mentale, ci stiano mettendo a dura prova.
Uscire dalla zona di comfort significa essere flessibili al cambiamento.
La nostra magnifica tranquillità è completamente sconquassata da un virus chiamato COVID-19.
Ogni giorno mettono a dura prova la nostra pazienza, la nostra resilienza eppure, questo momento ci sta offrendo un modo per far realmente vedere quanto di più bello la vita ci mette a disposizione.

Starai pensando a quanto sono “pazzo” nel scrivere alcune cose, invece, rifletti attentamente a ogni parola.
Vivo in un piccolo paesino di montagna e nessuno di noi ha contratto il Covid eppure ognuno di noi è attento a rispettare le regole.
Quindi, che sia una mascherina storta, una mascherina sporca, una mascherina chic, facciamo del nostro meglio, pronti ad adattarci per come possiamo.
Osservo attentamente il viso di ogni persona che incontro.
La mascherina nasconde la cosa più bella: il SORRISO, quel sorriso che troppe volte viene nascosto dalla timidezza, dalla semplice convinzione limitante di non essere all’altezza.
Fa niente,
impara a sorridere
anche sotto la mascherina.
perché appena la togli sei capace di brillare di luce, la tua luce.
Allo stesso tempo ricordiamoci un canale comunicativo molto importante: quello non verbale e para verbale.
Mariano? Cosa stai dicendo? Che significa?
Hai ragione. Mi spiego meglio!
Il canale comunicativo risponde a 3 principali linguaggi:
- la COMUNICAZIONE VERBALE è costituita dalle parole che usiamo quando parliamo o scriviamo e, normalmente, è anche il livello di cui siamo più consapevoli, quello che curiamo con maggiore attenzione.
- la COMUNICAZIONE PARAVERBALE è il modo in cui diciamo qualcosa.
Nella comunicazione orale, gli indicatori sono il tono, la velocità, il timbro e il volume della voce. In caso di comunicazione scritta abbiamo, ad esempio, la punteggiatura e la lunghezza dei periodi, elementi che conferiscono al testo ritmo e velocità.
Rispetto al primo livello, siamo meno consapevoli di questi aspetti. Se, infatti, è normale preparare un discorso o scegliere alcune parole al posto di altre, è meno usuale decidere il tono di voce o il timbro. Lo fanno i professionisti della comunicazione, mentre i “non addetti ai lavori” usano la comunicazione paraverbale in modo naturale, senza porvi particolare attenzione.

- la COMUNICAZIONE NON VERBALE
Il terzo livello riguarda tutto quello che si trasmette attraverso la propria postura, i propri movimenti, la posizione occupata nello spazio rispetto all’interlocutore, ma anche il proprio modo di vestire.
Il linguaggio “non verbale” è presente anche quando comunichiamo per iscritto: se scriviamo a mano, la calligrafia o il tipo di carta usato possono rivelare il nostro stato d’animo o la cura che abbiamo posto nel redigere il messaggio; in una mail, il tipo di font, il colore, l’eventuale uso di immagini sono indicatori importanti.
Anche in questo caso, non sempre siamo consapevoli di quanto questi elementi rivelino qualcosa di noi e, viceversa, di quanto sia importante saperli leggere per comprendere meglio chi ci è di fronte.
Ed ora riprendiamo la magnifica mascherina.
Gli occhi di ognuno di noi già raccontano la storia, le emozioni e le sofferenze di questo periodo.
I nostri sguardi raccontano senza parole le idee e i pensieri che nessuno può toccare o manipolare.
Il mio invito è semplicemente quello di mantenere comunque il pensiero positivo, il “magnifico para verbale” e l’importante “non verbale”.
Il mio invito è mantenere la tua propensione al miglioramento, imparando un passo alla volta a essere grati di quelle piccole cose che troppo spesso ci sfuggono di mano.
Quali?
Queste.
Osserva il sorriso di un bambino di 4 anni.
Nota gli occhi pieni di gioia di un collaboratore.
Considera dieci cose positive che ti accadono ogni giorno e scrivile.

Nonostante la perdita di un caro, nonostante la perdita del lavoro e nonostante la fatica ad arrivare a fine mese.
Impara ad ascoltare e osservare le cose positive: ti aiuteranno a far della tua vita un capolavoro.
Ovviamente ogni cosa che ti ho raccontato e che ho condiviso è passata dalla mia esperienza di vita.
Per questo spero tu ne faccia tesoro. Osserva in un altro modo cosa può insegnarci una MAGNIFICA MASCHERINA!
Qualsiasi problema tu possa avere, ogni difficoltà tu possa incontrare, ricorda: la soluzione la trovi attraverso quel faticoso passo, nascosto in una semplice passeggiata mattutina.
Provare per credere.
MAGNIFICA MASCHERINA.
UNA METAFORA FANTASTICA.
Mariano Rigo Imprenditore