Il nuovo spot della Oxfam è diabolicamente geniale.
Il diavolo si dice fa i coperchi, in realtà, ultimamente, fa fare i conti in tasca.
E la tentazione di comprare alimenti a basso costo è sempre più forte.
Vuoi perché il periodo è tosto, vuoi perché le spese sono tante, come le miriadi di offerte che i supermercati propongono senza pietà. Vuoi perché esse, sono specchietti.
Ho fatto uno studio sul marketing dietro alle campagne alimentari e il risultato è stato allucinante: il prodotto front (es: la pasta a 99 centesimi) è quello che fa scattare e muovere la persona al supermercato. Poi, una volta dentro la fossa dei leoni, esci col carrello pieno e con pieni i ….avete capito la rima giusto?
Oxfam fa riflettere.
E il video di pochi minuti è davvero efficace: le parole, le immagini e le emozioni che vengono evocate colpiscono il nostro rettiliano egregiamente.
Ti senti in colpa, ti senti ignorante, ti senti schiavo di un sistema che ti seduce e conduce alla perdizione.
Come? Vi faccio un esempio.
La giornata classica dell’italiano.
Basso, medio o alto, in questo caso, non è rilevante.
Giochiamo con i numeri, visto che in questo periodo lo fanno tutti.
Mi adeguo.
07.00
Sveglia veloce e caffè in piedi.
Da dove arriveranno quei chicchi neri che, polverizzati da non so chi, arrivi a pagare anche 80 centesimi al pacco?
Che importa adesso? Non hai tempo per controllare.
Hai tempo solo di vestirti e volare in ufficio.
2
I figli che hai svegliato alla velocità di un ufficiale dei Marines e che fugacemente, hai accompagnato a scuola e per merenda hai fornito loro una merendina al gusto di cacao, dove il cacao è stato avvistato col binocolo oppure raccolto per 1 dollaro al giorno da mani stanche e sporche, piccole e senza sogni.
8
Le ore che hai trascorso a lavoro, se ti è andata bene.
E la pausa pranzo?
Una di quelle barrette nutrienti in cui dentro c’è tutto quello che ti serve…e che scegli con cura al supermercato, facendo attenzione alla qualità e al prezzo…che di media si aggira intorno ai 2€ al pezzo.
Ma ti sei mai chiesto il lavoro che c’è dietro a quella barretta?
Hai mai provato a farle in casa? Io no, ma ho un’amica che lo fa.
E vi garantisco che con 2 euro non cominci neanche a sbriciolare la quantità di noci e nocciole che servono per confezionarle!
100
Gli euro che di media spende la famiglia italiana settimanalmente per la spesa alimentare(ISTAT 2019: spesa media mensile 467€)
Questo significa solo una cosa: che la famiglia italiana sta attenta: alle tasche, non a ciò che compra o ciò che mangia.
Guarda al prezzo, guarda al basso costo e le offerte, giustamente.
700-1000
Il prezzo da pagare per un iPhone: per quello i sacrifici si fanno, per quello si aspetta anche ore in coda al negozio prima dell’apertura. Per quello si fa carte false e si fa la fame per due mesi.

Siamo ciò che mangiamo
Ma la fame, in alcuni paesi, la fanno sempre.
La fanno mentre raccolgono quel cacao che serve a riempire le merendine della colazione di tuo figlio.
Mentre confezionano le barrette bio allo sciroppo di agave che ti nutrono nella pausa pranzo.
La fanno per raccogliere il grano battuto a freddo per la pasta a 0,99 centesimi in offerta sul volantino.
E la fame la facciamo anche noi.
Siamo ciò che mangiamo.
E ci cibiamo di ingordigia, spreco e negligenza.
La fame di dignità, di intelligenza e di rispetto per quei diritti umani violati ogni giorno dal risparmio inconsapevole e disattento di chi, fa la spesa senza il tempo di leggere un’etichetta, una provenienza, una garanzia minima di sostenibilità.
E il mio appello questa volta è a me stessa.
Faccio una promessa alle mie figlie.
Vi giuro, bambine mie, che d’ora in poi, in quelle giornate di fretta e furia dove la spesa diventa una corsa, mangeremo pane e acqua piuttosto.
E che, al supermercato, ci andremo insieme. Con calma e cervello inseriti.
Pronte e pazienti.
Attente e intelligenti.
Perché, parafrasando Gandhi, siamo noi il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.
