Come sviluppare una leadership efficace attraverso la consapevolezza emotiva
Le soft Skills sono ormai diventate competenze necessarie nella nostra era.
Sapersi relazionare e comunicare efficacemente sono elementi indiscutibili in qualsiasi contesto.
Sono ormai indispensabili sul lavoro.
Studi sull’Intelligenza Emotiva
Tra queste l’Intelligenza Emotiva è quella più richiesta proprio perché rappresenta il set di competenze emotive e sociali che più di tutte influenza la performance lavorativa.
Il modo in cui percepiamo ed esprimiamo noi stessi,
il modo in cui sviluppiamo e manteniamo le relazioni, come gestiamo i cambiamenti, le sfide.
E come utilizziamo le informazioni fornite dalle emozioni per prendere buone decisioni sono le sfumature che l’intelligenza emotiva va a dipingere sulla tela del nostro comportamento.
Negli ultimi dieci anni è aumentato il numero delle ricerche scientifiche nel settore; oggi gli studiosi concordano sul fatto che l’intelligenza emotiva è un fattore importantissimo nella leadership.
Secondo lo psicologo statunitense Daniel Goleman, l’Intelligenza Emotiva rivela addirittura l’80% – 100% delle prestazioni di un leader (da Leadership Emotiva, Daniel Goleman, 2012).
Ne deriva che le competenze dell’Intelligenza Emotiva sono gradualmente entrate nel linguaggio del business e oggi fanno parte a tutti gli effetti del vocabolario della leadership e del team work in azienda.
Il modello di Goleman sulla leadership emotiva
Il modello di Goleman, in particolare, è stato sviluppato studiando le competenze che distinguono i top leader dagli altri.
La sua cornice di riferimento include quattro aree, a cui corrispondono tre o più competenze che caratterizzano le prestazioni dei leader di successo.
1.Autoconsapevolezza, la conoscenza dei propri stati interiori, delle preferenze, risorse ed intuizioni:
- Autoconsapevolezza emotiva: riconoscere le proprie emozioni e i loro effetti
- Autovalutazione accurata: conoscere i propri punti di forza e i propri limiti
- Sicurezza di sé: un forte senso del proprio valore e delle proprie capacità.
2.Gestione di sé, la capacità di gestire i propri stati interni, i propri impulsi e le proprie risorse:
- Autocontrollo: la capacità di monitorare e gestire le emozioni e gli impulsi distruttivi
- Adattabilità: la flessibilità di adattarsi al cambiamento e superare gli ostacoli
- Spinta verso il Successo: la spinta di migliorare o raggiungere uno standard interno di eccellenza
- Visione positiva o Ottimismo: perseveranza nel perseguire obiettivi nonostante ostacoli e insuccessi
- Trasparenza o Affidabilità: mantenere l’integrità e agire in maniera coerente con i propri valori
- Iniziativa: prontezza nel cogliere le occasioni.
Le altre aree:
3.Consapevolezza sociale, la capacità di gestire le relazioni e la consapevolezza delle emozioni, dei bisogni e delle preoccupazioni altrui:
- Empatia: la capacità di entrare in sintonia con le emozioni e con i punti di vista altrui, ed essere interessato nei loro confronti
- Consapevolezza Organizzativa: la capacità di “leggere” le emozioni dell’organizzazione e le dinamiche di potere e di costruire reti di decisione
- Orientamento verso il servizio: la capacità di riconoscere e di rispondere ai bisogni dei clienti.
4. Competenze sociali / Gestione delle relazioni, la capacità di costruire e mantenere relazioni mutualmente soddisfacenti:
- Leadership coinvolgente: la capacità di ispirare e guidare individui e gruppi verso una visione avvincente
- Influenza: impiego di tattiche di persuasione efficienti
- Gestione dei conflitti: capacità di negoziare e risolvere situazioni di disaccordo
- Teamwork e collaborazione: lavorare insieme agli altri per raggiungere obiettivi condivisi. Creare una sinergia di gruppo nel perseguire obiettivi comuni.
- Catalizzatore del cambiamento: efficacia nell’iniziare nuove idee e guidare le persone in una nuova direzione
- Sviluppare gli altri: la propensione per sviluppare gli altri tramite feedback e facilitazione.
Conclusioni sulla leadership emotiva
Essere leader in quest’epoca richiede davvero una consapevolezza emotiva forte, profonda ed esplicita.
Conoscere i propri stati emotivi, riuscire a gestire un blackout emozionale e saper coinvolgere emotivamente i propri collaboratori, empatizzando con loro e carpendone i bisogni fa la differenza.
Quella differenza fra uno stile autoritario e perentorio, privo di sensibilità e sinergia ed uno stile aperto, flessibile ma autorevole, empatico ma determinato.
Questo stile di leadership emotiva permette a chi guida di essere centrato e presente e, a chi è guidato, di sentirsi compreso e accettato, senza pregiudizi.
Il connubio di questa nuova modalità relazionale aumenta inevitabilmente la performance e la redditività, perché chi lavora con fiducia lavora meglio, inevitabilmente!
Emanuela Caiano
Business Coach esperta in Comunicazione strategica ed Intelligenza Emotiva
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