L’etimologia della parola rispetto deriva dal latino respectus (da respicere) che significa riguardare, aver riguardo, considerare; respicere è una parola composta da RE – di nuovo, addietro, e da SPICERE – guardare.
In italiano possiamo dire che il rispetto è identificabile con un sentimento e un atteggiamento di riconoscimento di un valore materiale o morale di qualcosa o di qualcuno.
É molto importante conoscere l’etimologia e il significato di questo termine perché fa parte di quelle parole considerate fondanti per le relazioni umane.
Quante volte abbiamo usato questa parola?
Quante volte abbiamo provato emozioni positive o negative a seconda di come abbiamo vissuto questa parola?
Personalmente tante!

RISPETTO = GUARDARE
Una delle cose più interessanti di questa etimologia è che si fa riferimento ad un senso specifico: la vista.
Come abbiamo detto respicere significa guardare indietro o guardare di nuovo.
Quindi potremmo dire che io ho rispetto di qualcosa quando la guardo di nuovo, con attenzione.
Questo significa fare un azione concreta, pensata e volontaria, perchè quando guardiamo qualcosa di nuovo lo facciamo per prendere maggiori informazioni.
Se poi giochiamo con la parola stessa possiamo invertire le due parole passando da “guardare di nuovo” a “di nuovo guardare” è qui nasce la magia.
Vi dico questo perchè “di nuovo guardare” mi fa subito pensare a RIGUARDARE
E questa parola ha un significato ancora più potente, perchè quando qualcosa mi riguarda vuol dire che per me ha un valore importante.
Quindi quando rispettiamo qualcuno lo facciamo perchè lo stiamo vedendo, non solo con gli occhi ma anche con il cuore.
“Vedere” qualcuno significa attribuirli valore e il rispetto diventa il riconoscimento di quel valore.

QUANDO RISPETTIAMO DIAMO VALORE
Rispettare qualcosa significa quindi riconoscere che qualcosa o qualcuno ha un valore intrinseco.
Questo non è da sottovalutare a livello comunicativo perché quando portiamo rispetto ci impegnano a tutelare l’oggetto della nostra attenzione.
Per questo rispetto e legge sono due concetti che vanno spesso di pari passo.
Non parlo solo della legge civile ma anche di quella morale.
A livello civile come cittadini siamo tenuti a rispettare le leggi del nostro stato o dei contesti nei quali ci troviamo ad interagire.
Facciamo questo perchè rispettiamo e comprendiamo il valore del vivere comune.
A livello morale invece il rispetto diventa la base fondante per tutti i nostri rapporti personali.
Quando viviamo una relazione il reciproco rispetto è necessario per costruire un rapporto sano.
Come counselor posso assicurarvi che molte delle criticità con le quali mi trovo a lavorare provengono principalmente da una carenza o assenza di rispetto.
IL RISPETTO PARTE TUTTO DA NOI
Per rispettare gli altri dobbiamo prima di tutto imparare a rispettare noi stessi, e questo non è semplice.
Se non siamo in grado di accettarci per quello che siamo avremo molte difficoltà ad accettare gli altri.
E questo ci porterà a nutrire poco rispetto per le persone che ci ruotano attorno.
Come dicevamo in precedenza rispettare significa guardare di nuovo, quindi per rispettare noi stessi dobbiamo fermarci e passare del tempo ad osservarci.

Uno sguardo veloce porta sempre con sé pregiudizi o preconcetti, mentre uno sguardo attento permette di vedere oltre le apparenze, e non ci può essere rispetto senza uno sguardo attento.
Il razzismo e le divisioni sociali sono spesso legate alla mancanza di rispetto, quindi è nostro compito quello di fornire gli strumenti per un cambio di rotta.
In un mondo che sembra sempre più diviso il rispetto potrebbe essere il collante di una nuova “Golden are” sociale.
Un’era fondata su una comunità di esseri umani che insieme lavorano verso un futuro migliore.
E ogni comunità, per funzionare, si deve basare sul rispetto reciproco.