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Cibo per la crescita

Il cibo sano, quindi una corretta alimentazione, è fondamentale per la crescita sana dei bambini e non solo. Come sappiamo bene esiste una correlazione tra cibo ed emozioni, e spesso quando siamo emotivamente fragili mangiamo molto di più.
Il cibo sano, quindi una corretta alimentazione, è fondamentale per la crescita sana dei bambini e non solo. Come sappiamo bene esiste una correlazione tra cibo ed emozioni, e spesso quando siamo emotivamente fragili mangiamo molto di più.

Il cibo sano, quindi una corretta alimentazione, è fondamentale per la crescita sana dei bambini e non solo.

I dati che possiamo trovare spulciando il web non sono dei più rosei, anche se ogni tanto esce qualche studio che ci fa, in parte, sorridere.

The Lancet, una famosa rivista inglese on line di medicina, ha fatto uscire uno studio molto interessante sulla correlazione tra alimentazione e crescita.

cibo

Cibo buono = buona crescita

Che alimentarsi bene sia fondamentale per una crescita corretta lo sappiamo.

Che il cibo influisca sul peso lo possiamo confermare.

Ma che il cibo influisca, e di molto, sull’altezza, mi mancava.

Cioè non è che sono caduto dalle nuvole, ma ho sempre associato una scorretta alimentazione all’obesità più che ha una bassa altezza.

Lo studio apparso su The Lancet ha raccolto dati sul peso, sull’altezza e sulla dieta alimentare di 65 milioni di bambini di più di 190 paesi tra i 5 e i 19 anni.

Questo studio ha messo in evidenza che esistono differenze sostanziali nei ragazzi tra paese e paese, in termini di altezza e peso.

Ma questo lo sapevamo, o almeno lo immaginavamo.

Quello che è molto interessante è che queste differenze sono anche interne allo stesso stato nel corso degli anni e che sono influenzate dal tipo di alimentazione.

Quindi in parole povere significa che possiamo osservare le condizioni alimentari a disposizione dei ragazzi nel corso del tempo.

Per dirla ancora più semplice, più i dati ci raccontano di Bambini e bambine bassi e/o sovrappeso più la qualità dell’alimentazione di quel paese non è adeguata ad uno sviluppo sano.

cibo e bimbo

Italia e buon cibo (forse troppo)

Questo studio ha fatto emergere che in Italia la situazione sta migliorando rispetto al passato, ma non possiamo assolutamente abbassare la guardia.

Lo studio svolto dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2016 “OKkio alla salute” ha rilevato i seguenti dati statistici sull’obesità e il sovrappeso nei bambini italiani:  

  • i bambini in sovrappeso sono il 20,9%
  • i bambini obesi sono il 9,8%
  • le prevalenze più alte si registrano nelle Regioni del sud e del centro

Per quanto riguarda le abitudini alimentari, che possono favorire un aumento di peso, specie se concomitanti, dai dati del 2014 emerge che:

  • l’8% dei bambini salta la prima colazione
  • il 31% fa una colazione non adeguata (ossia sbilanciata in termini di carboidrati e proteine)
  • il 52% fa una merenda di metà mattina abbondante
  • il 25% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura
  • il 41%  dei genitori dichiara che i propri figli assumono abitualmente bevande zuccherate e/o gassate. Si registra una diminuzione rispetto alla precedente raccolta del consumo di una merenda abbondante e di bevande zuccherate e/o gassate.
cibo junk

I dati 2014 confermano un leggero calo dei livelli di sovrappeso e obesità infantile in confronto al rilevamento del 2008; Infatti, dal 2008 a oggi sono diminuiti i bambini di 8-9 anni in sovrappeso o obesi. Permangono, tuttavia, elevati i livelli di eccesso ponderale, che pongono l’Italia ai primi posti in Europa per sovrappeso e obesità infantile.

Appaiono invece invariati gli aspetti relativi al movimento e alla sedentarietà: 

  • il 16% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine il 18% pratica sport per non più di un’ora a settimana
  • il 42% ha nella propria camera la TV
  • il 35% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi più di 2 ore al giorno
  • 1 bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta 

Alimentazione e pandemia

Se a tutti questi dati aggiungiamo il periodo attuale di pandemia possiamo capire come la situazione non sia delle migliori.

Questa pandemia ha sconvolto la nostra vita quotidiana e sta mettendo a dura prova lo sviluppo sano e corretto dei nostri figli.

Non poter andare a scuola e saltare gli allenamenti sportivi unito con l’impossibilità di trovarsi con gli amici al “parchetto” ovviamente riducono l’attività fisica che ogni bambino dovrebbe fare.

Se unito a questo pensiamo che i ragazzi in casa passano le giornate alla televisione e ai videogame, capite che il piccolo passo fatto in avanti rischia di sparire.

A questo punto un alimentazione corretta diventa davvero fondamentale per permettere una crescita sana.

Ma come fare?

Per prima cosa vi consiglio di andarvi a leggere la dieta che propone l’Istituto Superiore di Sanità per il periodo del Covid

Poi andiamo anche a senso

Verdure e frutta si

Zuccheri meglio di no

E soprattutto MUOVETEVI, MUOVETEVI, MUOVETEVI!!!

Emozioni e cibo

Come sappiamo bene esiste una correlazione tra cibo ed emozioni, e spesso quando siamo emotivamente fragili mangiamo molto di più.

In questo momento complesso le nostre emozioni sono messe a dura prova.

Quindi per tenere una corretta alimentazione dobbiamo fare leva sulla nostra Intelligenza Emotiva.

Questo perchè comprendere che stiamo mangiando non per fame ma per noia o per rabbia è fondamentale.

E fare capire ai nostri bambini che non hanno fame ma solo voglia di divertirsi diventa l’ago della bilancia tra la salute e la malattia.

E poi ricordatevi che molto spesso le informazioni più importanti le potete trovare in tanti siti istituzionali, come l’ISS.

Qui spulciando ho trovato un opuscolo molto interessante, che può essere un supporto per tutti i genitori che vogliono far crescere bene i propri figli.

Infine ricordatevi che abbracci, carezze e baci producono emozioni in noi che si trasformano in proteine e molecole che ci fanno solo del bene.

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Michele Quadernucci
Laureato in Sviluppo economico, Cooperazione internazionale e Gestione dei conflitti presso l’Università degli Studi di Firenze, ha ampliato le sue competenze con un diploma triennale di Counseling psicosomatico ad indirizzo comunicativo, olistico, integrato. Ha proseguito le sue formazioni nel campo della formazione e del benessere ottenendo l’Internazional NLP Coaching Certification di Grinder, Bostic e Frausin e diventando formatore nell’uso delle LifeSkills. Lavora per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva nel contesto educativo e formativo, usando la gestione dello stress e delle emozioni come base per una didattica innovativa; negli anni ha sviluppato modelli di lavoro sulle emozioni e sulla didattica legati alle LifeSkills e all’intelligenza emotiva, che permettono di ottenere risultati eccellenti, ecologici e ripetibili.