Le fake news non sono semplici bugie, ma vere e proprie frodi intellettuali
Hanno il potere di creare un’informazione che più cresce più diventa una notizia e che a sua volta può diventare un pensiero collettivo.
Ovviamente comprendiamo quanto questo sia pericoloso, soprattutto in una società dove il confine tra realtà e fake news sia ormai molto, molto sottile.
Nel libro L’arte della guerra di Sun Tzu dice spesso “conosci il tuo nemico”, quindi per sconfiggere il dilagare di queste non-notizie dobbiamo prima di tutto comprenderle.
Tre, due, uno….cheese!
Un passo indietro, please…
“Blastare” nel gergo giovanile significa distruggere, far saltare in aria e per estensione, attaccare e zittire l’interlocutore dall’alto di una presunta superiorità intellettuale e morale.
Ora…. come uniamo il concetto di fake news con quello di “blastare” ?
Mentre mi si arrovella il cervello nel tentativo di trovare una soluzione al mio dilemma ecco che Angelo Pintus mi fornisce la perfetta soluzione.
Per chi non lo conoscesse, Pintus è un comico, che cavalca i palchi italiani da vari anni, quindi sicuramente è una figura pubblica.
Pintus in questi giorni è salito agli onori della cronaca perché si è trovato in un polverone mediatico dopo aver postato una sua foto, in compagnia di alcune persone senza mascherina.
Fin qui niente di troppo strano, quello che ha scatenato l’ira dei social è stato il suo commento a quella foto:
“Che gran bel pranzo! Fanc*lo tutto, fanc*lo le mascherine, fanc*lo le distanze e soprattutto fanc*lo il 2020. Stare insieme, ridere e mangiare senza dover pensare solo ed esclusivamente al Covid e a tutto quello che c’è intorno! Una giornata in compagnia e basta! Tra l’altro eravamo meno di 6!”
E a leggere queste frasi con tutto quello che sta succedendo per colpa di questa pandemia, anche a voi verrebbe voglia di lanciare qualche insulto no?
Prima di fare qualsiasi cosa vi consiglio di andare sul suo profilo perché potreste scoprire che esiste un post della stessa foto di poche ore prima che afferma che la foto sia del 2019.
Bhè questo era proprio l’intento del comico: fare un bell’esperimento sociale, per dimostrare che la maggior parte della gente ormai non si ferma più a leggere, non si informa e risponde di getto sulla scia delle proprie emozioni.
La cosa fantastica (sarcasticamente parlando) che a questa fake news hanno “abboccato” non solo comuni cittadini ma anche alcune testate giornalistiche.
Punto. Set. Partita.

And the winner is…
Con questo esperimento sulle fake news Pintus si è appena aggiudicato il premio di miglior blastatore del 2020!
Quindi dovremmo approfondire il perché sia successo tutto questo; perché ormai le fake-news sono diventate parte della nostra informazione quotidiana e vedere che anche giornalisti ne sono caduti preda mi fa davvero preoccupare.
In un mondo dove non abbiamo più, per scelta, dei riferimenti per determinare cosa sia reale e cosa non lo sia le fake news diventano una vera e propria arma di DISTRAZIONE DI MASSA.
Passiamo le giornate come degli zombi a far scorrere le notizie di facebook, aspettando qualcosa che attiri il nostro interesse; ma abbiamo sempre troppo poco tempo per approfondire, quindi, diamo alle nostre emozioni la possibilità di reagire per noi.
E come sappiamo le emozioni REAGISCONO, non sono interessate ad approfondire se si tratta di qualcosa di reale o meno, loro vogliono solo poter uscire.
Ma come potremmo fare per cambiare tutto questo?
Mi sembrava di aver letto da qualche parte che come specie ci eravamo evoluti dai nostri antenati che vivevano solo di reazioni alle emozioni…
Sono sicuro che abbiamo sviluppato una cosa chiamata corteccia cerebrale che serve per analizzare quello che vediamo, approfondire e mettere in discussione…
Sono altrettanto sicuro che per non rimanere incastrati nelle spire delle fake news, basterebbe usare un pò di senso critico per andare a vedere se la notizia e vera o meno.
Inoltre molti studi dicono che ci siamo evoluti grazie alla nostra intrinseca voglia di novità. Grazie alla ricerca costante di novità per non seguire come formiche le briciole lasciate davanti a noi.

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