Perché tutti su internet “regalano” contenuti?
Perché mai dovrei regalare quello che so invece di farmi pagare?
Ma, a forza di regalare, non perderò credibilità?
Probabilmente anche tu, ti sei fatto almeno una di queste domande da 10 anni a questa parte con la scalata dei Social network.
Professionisti, bloggers, chef, artigiani…ogni giorno riceviamo decine di informazioni sulla nostra casella di posta, sui social network, ascoltando i podcast e i canali youtube.
Le informazioni che riceviamo sono talmente tante che spesso è necessario selezionare quelli che sono i canali che riteniamo più costruttivi ed utili al momento.
Io personalmente ricevo tantissime newsletter (per mia scelta) e su svariati argomenti che spaziano dalla crescita personale, a quella professionale e sì anche alla cura della persona.
Mi è capitato di ricevere contenuti gratuiti acquistando un prodotto su Amazon oppure lasciando il mio indirizzo e-mail ma, e questa è la novità, anche senza “pagare un bel niente”: ovvero scaricando la guida o l’ebook senza lasciare in dote nessuno dei miei dati personali!.
Anche io mi sono inizialmente fatta queste domande ma ho ben presto capito che condividere contenuti di valore è sempre una buona idea con o senza indirizzo e-mail e non ci sono quasi mai effetti indesiderati.
Il bello di questo modo di fare marketing (perché di questo si tratta) è che non è necessario urlare per farsi sentire. Una condivisione costante delle proprie esperienze e del proprio sapere farà sì che sarà il cliente stesso a cercarci semplicemente per il fatto che grazie alla “generosità” lo hai reso un cliente fedele e attento.
La vera differenza tra il marketing tradizionale, detto outbound e il marketing attuale, detto inbound, è proprio questa: fornendo contenuti interessanti e utili per il target di riferimento acquisisci la fiducia della tua audience e rendi il cliente consapevole e “abituato” al tuo brand.
Abbiamo parlato di Inbound marketing in questo articolo sul nostro blog
Viene da se che l’inbound marketing per sua naturale caratteristica è improntato anche sulla reciprocità e sullo scambio. Condivisione è sinonimo di DARE e RICEVERE quindi si ottengono, non semplici seguaci, ma una rete di persone che sarà ben disposta a parlare di noi, sarà coinvolta nelle nostre attività e, per il principio di reciprocità, sarà ben disposta a comprare!

Se ancora hai dubbi se è giusto regalare o meno i propri contenuti o prodotti, ti elenco qui 6 vantaggi che potresti ottenere se decidi di farlo:
- Innanzitutto, questo tipo di marketing attira la audience giusta. Chi si imbatte nei tuoi contenuti può decidere se queste informazioni sono utili ai propri bisogni e quindi deciderà consapevolmente di approfondire regalandoti le future attenzioni (la prima prova di fedeltà!).
- La differenza che può fare un referral è molto grande, quindi pensa a quanto può essere potente la condivisione di un tuo contenuto da parte di chi lo ha apprezzato.
- Si accresce in maniera esponenziale la propria rete: non solo potenziali clienti ma anche partner, investitori e fornitori…a seconda di quale sia il tuo business o attività o tuoi contenuti possono essere una calamita per collaborazioni e progetti futuri. Chi dovrebbero scegliere se non chi ci mette faccia e professionalità?
- Ti differenzia dai competitors perché ti elevi nella folla. Non tutti riescono o decidono di mettersi in gioco, quindi con un buono studio del proprio personal brand e una “unique value proposition” che ti differenzia dalle offerte altrui, potrai sicuramente avere un posto in “prima fila”!
- Le persone sono attirate dalle storie, le storie sono il filo conduttore dell’ascolto: racconta ciò che fai, come lo fai, le cose che hai scoperto. Per esempio potresti utilizzare le storie dei tuoi clienti soddisfatti raccontando di come li hai aiutati a risolvere un problema. In questo modo acquisisci ulteriore autorevolezza e mostrerai la passione e professionalità che metti nel tuo lavoro.
- Infine, ma non per importanza, si rafforza il proprio brand o personal brand in quanto si ottiene una ulteriore riconoscibilità e affermazione professionale.
Voglio aggiungere un settimo buon motivo per creare contenuti di valore e che non riguarda le aspettative degli altri.
7. A mio parere condividere contenuti significa anche elaborarli, studiarli, fare una stategia… Lo studio dei contenuti porta con se un allenamento costante e, perché no, attivazione di nuove skills: la gestione dei social, il public speaking, la ricerca ti tendenze e contenuti di interesse…

Nel gruppo chiuso Educaction Coaching Club, accogliamo professionisti che vogliono iniziare a crearsi il proprio spazio online.
Ogni giorno affrontiamo argomenti che vanno dal marketing, al coaching, alla creascita personale attraverso contenuti e condivisioni di professionisti che hanno scelto di mettersi in gioco e abbandonare la propria zona di comfort.
Se anche tu vuoi far parte del gruppo, clicca qui.
Ma quand’è che inizio a vendere?
Ok, ma ora arriva l’obiezione e la sento già, visto che si tratta di una delle domande più frequenti: qual è il limite in cui si smette di regalare e si inizia a vendere?
Quello che vi ho scritto sopra deve essere visto come un mezzo per arrivare alla vendita.
Ovvero, il valore che condividiamo è lo strumento con cui arriviamo alle persone per ottenere clienti. Da non confondersi con il prodotto che vendiamo che è ben altro!
Ciò che condividiamo sono informazioni, contenuti, consigli, tutorial generici, punti di vista: si trovano in rete ma non sono quasi mai cucite addosso a chi le fruisce.
Allora, per cosa pagheranno I tuoi clienti? La lista è lunga e potrai adattarla alla tua attività.
Ecco alcuni esempi:
- Le consulenze personalizzate
- Percorsi step by step in presenza
- L’esclusività
- La qualità
- La tecnica
- La continuità
Il mio consiglio, insomma, è quello di non avere timore di dare troppo perché ciò che potresti avere in cambio è molto di più: prova!