Focus significa concentrazione, ma non solo.
In questo libro potrete trovare molti spunti per comprendere quando, in questo momento storico, sia importante rimanere concentrati e che strategie possono essere messe in atto.
Come sapete sono un grande ammiratore di Goleman, sia perchè è il padre dell’intelligenza emotiva, uno dei concetti più interessanti e funzionali degli ultimi 50 anni; sia perchè è un grande divulgatore scientifico in grado di parlare di neuroscienze come se si parlasse di calcio al bar.
Ho già scritto le recensioni di INTELLIGENZA EMOTIVA e di LAVORARE CON L’INTELLIGENZA EMOTIVA e visto che hanno riscosso molto successo oggi vi presento un’altro capolavoro:
Focus. Come mantenersi concentrati nell’era della distrazione

Il focus del libro è…
L’attenzione, con tutte le sue sfumature; da come si è evoluta negli individui a come è cambiata in funzione dei tempi moderni.
Uno dei punti su cui Goleman si sofferma maggiormente e quanto la vita moderna modifichi pesantemente la nostra attenzione.
Il potere “distrattivo” che hanno molti dispositivi, come la televisione, i social e gli smartphone unito alle pubblicità che ogni giorno ci bombardano il cervello sono i veri nemici della nostra attenzione.
Perchè non c’è focus se è presente troppo “rumore” di sottofondo.
Quello che mi piace veramente tanto nei libri di Goleman è la sua capacità di raccontarci la scienza attraverso esempi di vita quotidiana.
Questo permette a noi lettori di comprendere realmente i concetti espressi e quindi portiamo più attenzione a quello che stiamo leggendo.
Vedete è un genio!
Ci spiega come funziona l’attenzione e la concentrazione attraverso una scrittura attrattiva, che ci porta dentro il nocciolo del concetto.

Perchè scrivere un libro sulla concentrazione?
Questa è stata una delle domande che mi sono fatto quando ho visto il libro nello scaffale della libreria.
Io sono un amante dei testi scientifici, e tutto quello che riguarda la scienza e il funzionamento del nostro cervello mi appassiona.
Questo però so che è una mia peculiarità, a tanta gente invece questo non interessa, o almeno non abbastanza da comprare un libro del genere.
E come sappiamo bene quando si scrive un libro lo si fa per rispondere ad una domanda o una necessità intellettuale.
Leggendo il libro si comprende bene quali sia stato il motore che ha spinto Goleman a scrivere questo testo sul concetto di Focus, e questo lo rende ancora più interessante.
Come per il concetto di Intelligenze Emotiva, che aveva come fine quello di generare una società basata sulla comprensione e sulla gestione delle emozioni nelle relazioni interpersonali.
Il libro Focus si basa sulla necessità di costruire un futuro migliore con individui in grado di concentrarsi sugli obiettivi e “mantenere dritto il timone anche dentro la tempesta”; perché nelle sue previsioni solo chi avrà questa capacità di concentrazione riuscirà ad emergere e generare benessere nella sua vita e in chi gli sta intorno.
Come negli altri libri di Goleman il focus è posto maggiormente sui giovani, che saranno gli adulti di domani.
Questo perchè, purtroppo o per fortuna, sono nello stesso momento la generazione che ha meno strumenti e contemporaneamente quella che ha più possibilità di invertire la rotta di comportamenti sbagliati.

Qui ed ora = Focus
Ormai, come società, viviamo in una costante distrazione, incapaci di vivere nel “qui ed ora” che semplicemente vuol dire essere sballottati tra il passato e il futuro senza mai fermarsi a vivere la vita e prepareare la strada da seguire per i nostri obiettivi.
Goleman ci racconta una società che vive nell’ansia del futuro a causa di un livello minimo di attenzione che causa una cronica incapacità di prendersi responsabilità e costruire obiettivi eccellenti e soddisfacenti.
Una delle parti più interessanti è sicuramente il funzionamento delle nostre “DUE” menti, perchè da una parte ci racconta come siamo fatti e dall’altra c i spiega come potremmo usare queste informazioni a nostro vantaggio.
Goleman parla di una mente BOTTOM-UP (dal basso verso l’alto) e di una TOP-DOWN (dall’alto verso il basso)
La prima “mente” può essere anche considerata quella antica, cioè quelle parti che abbiamo sviluppato prima e che sono involontari, automatici e rapidi.
Questa mente è sempre attiva, impulsiva e agisce attraverso le associazioni di emozioni e ricordi; cioè è quella che ci ricorda che il fuoco brucia senza per forza doverci mettere la mano sopra.
Tutte le nostre routine sono gestite da questa mente, tutti i nostri schemi e come decodifichiamo il mondo appartiene a questa parte.

La seconda mente potremmo invece considerarla quella più evoluta; infatti lavora in modo più lento e consapevole.
Questa mente agisce in modo volontario e ci serve per rompere le routine quotidiane e aprire la strada a innovazione e scoperta.
Questa mente è in grado di gestire gli impulsi emotivi attraverso l’attivazione e la ricerca di novità.
Il mondo moderno, con tutto il suo caos, agisce ovviamente sulla mente più “antica” proprio perchè fa leva sulle emozioni e sulla nostra impulsività.
Questo libro ci spiega come possiamo usare la seconda mente per gestire la prima.
Quindi che dire,
se non volete stare a poltrire,
aprite il libro prima di dormire ,
perchè la novità
il tuo cervello cercherà…
Michele Quadernucci