
Too often we forget that discipline really means to teach, not to punish. A disciple is a student, not a recipient of behavioural consequences
In questo testo Siegel ci accompagna in un viaggio dentro la testa degli adolescenti, le sue intenzioni sono abbastanza chiare; da una parte vuole sfatare alcuni miti che girano intorno ai ragazzi e che li fanno emergere come macchine ormoniche che vivono di sbalzi d’umore e scelte irrazionali e dall’altra parte vuole accompagnare il lettore dentro il funzionamento strutturale del cervello e come questo sia attraversato da mutamenti precisi e fasi fondamentali che accompagnano il ragazzo verso la sua formazione e il suo diventare adulto.

Le caratteristiche mentali dell’adolescenza sono:
INTENSITA’ DELLE EMOZIONI – negli adolescenti notiamo come le emozioni siamo molto potenti e possiamo individuare due vie con le quali si manifestano; da una parte questa intensità emotiva apporta carica vitale e diventa una fonte di energia vitale e fondamentale. Dall’altra parte possiamo osservare come questa intensità emotiva sia la causa degli sbalzi d’umore frequenti e possa portare ad una reattività molto forte.
LA RICERCA DI NOVITA’ – gli adolescenti sono spinti alla ricerca di gratificazioni perché ci sono cambiamenti nei circuiti cerebrali che portano ad una curiosità verso il nuovo e un’apertura al cambiamento che porta alla progettualità. Inoltre possiamo osservare come questi cambiamenti sono responsabili di una ricerca di sensazioni forti che unita ad una propensione al rischio potrebbe portare a impulsività e una minimizzazione del rischio.
ESPLORZIONE CREATIVA – questa componente creativa ha una base fondamentale nell’ampliamento della consapevolezza degli adolescenti, questo processo si manifesta nella strutturazione del pensiero concettuale e dall’altra parte del ragionamento astratto. Questa a mio avviso è una delle parti fondamentali della crescita dell’adolescente perché permette di osservare e processare il mondo che lo circonda in modi nuovi, lasciando andare le “definizioni di normalità” per iniziare a vedere il mondo con occhi nuovi; ovviamente questo può portare a disorientamento dovuto alla mancanza di punti di riferimento che legato alle pressioni dei coetani può portare a crisi di identità.
COINVOLGIMENTO SOCIALE, essendo l’adolescenza un momento fondante della personalità della persona, molte ricerche si sono soffermate sui meccanismi che ne fanno parte e uno di quelli che più viene affrontato è la modalità con cui si formano le relazioni tra pari e gli scontri tra diversi contesti sociali. Secondo Siegel il coinvolgimento sociale è fondamentale perché permette una formazione di relazioni di sostegno con coetanei che permette di distaccarsi dal nucleo familiare primario e porta al benessere e alla felicità della persona, quello che emerge di controproducente invece avviene rispetto agli adulti che rappresentano le “vecchie regole”, questo porta spesso a sottovalutare i rischi in nome di un’accettazione sociale.

Durante l’adolescenza si costruiscono i rapporti, le amicizie e il modo di costruire relazioni che ci porteremo dietro per tutta la vita è un momento molto importante perché avvicina i ragazzi a scoprire quali sono i loro talenti e tutto questo mondo di scoperte è accompagnato dalle passioni forti e formanti. Molto interessante è il ruolo dei genitori che nella mente del ragazzonon sono più eroi, ma diventano persone, adulti, diversi da loro e dai suoi coetanei.
Il compito degli adulti che si rapportano con degli adolescenti dovrebbe essere quello dimantenere aperti i canali di comunicazione, per come per far capire ai ragazzi che esiste una diversità manifesta con una struttura e un funzionamento diverso, ma questo non nega la realtà: siamo tutti parte di una comunità, la vera sfida diventa rispettare reciprocamente queste differenze.

Questo testo andrebbe tenuto sotto il cuscino o dentro la libreria di ogni genitore per aiutare i figli nel percorso della vita e per aiutare gli adulti a far fronte a tutto quello che comporta ciò.
Alessandro Quadernucci – mio padre