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“Il buco”: il libro illustrato di Anna Llenas

"Il buco" di Anna Llens è un libro adatto sia ai più piccoli che agli adulti e che ognuno dovrebbe averlo nella propria libreria.
"Il buco" di Anna Llens è un libro adatto sia ai più piccoli che agli adulti e che ognuno dovrebbe averlo nella propria libreria.

Una sera, durante una supervisione per clown dottore, lo psicologo tira fuori un libro illustrato per bambini: “Il buco” di Anna Llenas.

“La vita è piena di incontri. E anche di perdite. Alcune insignificanti, come quando si perde una matita o un foglietto. Ma, alcune sono importanti, come la perdita di qualcosa a cui si tiene, della salute o di qualcuno che si ama.”

buco

Tutti in silenzio, abbiamo pensato quale sarebbe stato il tema dela serata.

La prima domanda, che ci ha colti di sorpesa, è stata: “Voi cosa vedete in questo buco e che significato gli date?”

Ognuno ha iniziato a dire cosa vedeva nel buco: la fine, un inizio, un passaggio, un punto di traghettamento, il vuoto, la morte, sofferenza.

Ora chiedo a voi, prima di continuare la lettura, di prendervi qualche secondo e di rispondere alla stessa domanda:

” Voi cosa vedete in questo buco, e che significato gli date?”

buco

Dopo aver iniziato la lettura, abbiamo compreso come mai lo psiconcologo aveva portato proprio quel libro.

La storia di Giulia

La storia parla di Giulia, una bambina con una vita tutto sommato serena finchè un giorno qualcosa cambia, all’improvviso, e si ritrova con un buco nella pancia a seguito di qualcosa di inaspettato.

La bambina inizia a fare di tutto per coprire, riempire questo buco per poter tornare alla spensieratezza di prima.

Cerca di riempirlo con tutto ciò che le passa davanti, prova con il cibo, ricerca di amore e attenzioni, oggetti e tanto altro ma tutti questi “tappi” sono troppo piccoli o troppo grandi per quel corpo.

Niente può colmare il vuoto e il buco risucchia tutto.

buco

Forse a questo punto qualcuno si potrebbe essere ritrovato nella storia di Giulia. Magari con una sensazione, un brivido, dei ricordi riportati alla memoria.

Ad un certo punto la bambina si demoralizza, perchè non trova soluzione, e decide di fermarsi da quel continuo “fare” che l’aveva portata a scappare.

Fermandosi, però, le torna un forte mal di pancia e inizia a piangere.

Nel silenzio delle illustrazioni qualcosa le suggerisce di guardare dentro a questo buco e …

Cosa succederà a Giulia guardando dentro questo buco di cui aveva tanta paura?

Un esplosione di vita.

Ma il resto ve lo lascio alla lettura del libro.

Questa è una storia che affronta il tema del dolore, della perdita, di un lutto o un evento traumatico, che lascia un segno.

Parla del rapporto che ognuno di noi potrebbe avere con i bisogni, le debolezze, i vuoti e le mancanze; della possibilità o capacità di prendere quelle emozioni, guardarci dentro nel tentativo di trasformarle.

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Ognuno di noi, può aver avuto uno o più buchi nella pancia. Un buco, fastidioso, che fa male ogni volta che si respira o ad ogni movimento.

Negli adulti, infatti, i tappi “riparatori” possono essere: acquisti, viaggi lontani e virtuali, abuso di sostanze, di cibo e di amicizie o relazioni a cui ci si aggrappa ma che ti fanno sentire ancora più solo.

Non ci sono scorciatoie perchè, per quanto quel tappo “riparatore” possa sembrare quello giusto, rischia invece di diventare quello “distruttore” che creerà altri buchi.

Questa storia, ci parla di resilienza e della capacità di superare le avversità e di ricominciare.

Adatto ai più piccoli ma, come capita spesso, anche per gli adulti è un libro che consiglierei e che ognuno dovrebbe avere nella propria libreria.

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