Giuditta Pasotto è una una vera gengle.
Ossia genitore single.
Un acronimo da lei inventato per descrivere il suo progetto tanto utile quanto innovativo, che ad oggi conta 100 mila followers.
Il suo scopo? Aiutare i genitori ad affrontare un momento difficile e critico: la separazione.
Come?
Attraverso condivisione, comprensione, empatia e consapevolezza.
Sì perché “un ex è per sempre, più di un diamante” allora tanto vale trovare la strada giusta per percorrere insieme questo cammino, non più da coppia ma insieme e comunque da genitore uniti.
Si perde troppo tempo a litigare, invece che ricostruire e costruire un nuovo modo di stare in famiglia, che a volte, nel bicchier d’acqua, ci si affoga proprio!
Ed è questa la missione di Gengle: insegnarci a nuotare, senza salvagente.
Ma dove nasce questa missione Giuditta Pasotto?
Cosa spinge Giuditta e il suo team ad ampliare, innovare e migliorare costantemente i servizi per i genitori single?
Nasce dall’esperienza diretta.
Dalle ferite che ancora dolgono ma che con cura, amore e attenzione si guariscono in un modo straordinario: aiutando gli altri.
Secondo la teoria dei sei bisogni, quello del contributo è forse una dell’esigenze umane più elevate proprio perchè “dare una mano” ci fa stare bene. Condividere ci migliora.
Ed ecco che Gengle nasce, cresce e aumenta la famiglia.
Perchè “da soli si va più veloci ma insieme si va più lontano”.
La separazione è un momento critico, difficile e doloroso.
Fa paura.
A tutti, non solo ai bambini.
E i genitori spesso si sentono soli, spaesati e abbandonati, giudicati e additati da un sistema che nasconde, non parla e, spesso, emette sentenze.
In questa intervista parliamo di parlare chiaro e di confrontarsi, perchè è ascoltando e discutendo in modo proattivo che possiamo affrontare ogni battaglia, tarsformandola in esperienza di crescita.
Separarsi è “pena così lieve”?
Caro Shakespeare, forse per Romeo e Giulietta (e mi pare che tanto bene William, non sia andata!).
A volte è un logorio fatto spesso di incomprensioni, dolore e non detto.
Altre, uno strascico inutile e infondato di reciproche menzogne e vendette.
Gengle unisce e capisce.
Senza dare troppe ragioni, ma offrendo un apprendimento circolare in cui, chi ha già “dato” può dare ancora speranza, e chi non ha ancora capito, può sentirsi meno solo.
Un’intervista sorridente e competente, proprio come Giuditta Pasotto.
Un vero esempio di donna in carriera e mamma cazzuta.
Come garba a me.
Grazie!
