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Libertà: 43esima Giornata Nazionale per la Vita

Libertà, accoglienza e responsabilità sono i valori che caratterizzano la 43esima Giornata Nazionale per la Vita.
Libertà, accoglienza e responsabilità sono i valori che caratterizzano la 43esima Giornata Nazionale per la Vita.

Libertà, accoglienza e responsabilità sono le categorie fondamentali su cui si concentra il Messaggio della CEI in occasione della 43esima Giornata Nazionale per la Vita, che sarà celebrata il 7 febbraio 2021

Qual è il senso della libertà oggi?

Bambini, giovani, adulti e anziani, tutti indistintamente, vivono in attesa di riconquistare quel senso di libertà perso ormai da quasi un anno.

Rapporti sociali interrotti, tramutati in relazioni virtuali dai contenuti intangibili e inadatti ad una società fragile come quella attuale.

libertà

Necessità di far valere una responsabilità comune in contrapposizione ad un egoismo incline a salvaguardare la sopravvivenza individuale.

E qui interviene il messaggio episcopale secondo cui il concetto di libertà va rivisto in un’ottica cristiana e di salvezza.

Una libertà a servizio della vita

La Giornata per la Vita 2021 vuol essere infatti un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita:

“la libertà non è il fine, ma lo “strumento” per raggiungere il bene proprio e degli altri, un bene strettamente interconnesso.”

Oggi potremmo vederla come un utensile proficuo per costruire ogni tassello della propria vita calata in una vita di comunità.

Se usato male può portare alla distruzione della vita stessa, all’alimentazione di un egoismo incontrollabile con conseguenze devastanti sui rapporti sociali e ambientali.

E qui ci insegna la pandemia come un senso di libertà senza confini comporti la distruzione di una collettività priva di protezione.

Le relazioni si rompono, si distrugge la società custode di una vita comunitaria.

Dunque, vivere una libertà con responsabilità.

Responsabilità significa andare oltre la propria libertà per accogliere nel proprio orizzonte la vita di altre persone.

Senza responsabilità, libertà e vita sono destinate a entrare in conflitto tra loro; rimangono, comunque, incapaci di esprimersi pienamente.

Perché ricordare in una giornata nazionale il senso della vita?

Perché è l’occasione per ribadire, con partecipata convinzione, l’impegno di coerenza per tutelare i valori della vita in tutte le sue forme.

Il messaggio episcopale conclude con un’affermazione importante:

Dire sì alla vita è il compimento di una libertà che può cambiare la storia.

Ogni uomo merita di nascere e di esistere. Ogni essere umano possiede, fin dal concepimento, un potenziale di bene e di bello che aspetta di essere espresso e trasformato in atto concreto; un potenziale unico e irripetibile, non cedibile”.

libertà

Con la pandemia è emersa ancora di più la fragilità della vita nella sua essenza spirituale.

Ma ha portato ad un bivio: cambiamento o blocco totale.

Quest’ultimo approccio ha caratterizzato il primo periodo di conoscenza del virus, un periodo accompagnato da angoscia e paura. Con i mesi a seguire l’attenzione si è spostata in una fase di adattamento, ora stiamo vivendo la fase del cambiamento.

È arrivato il momento di prendere coscienza della vulnerabilità umana e di capirne la forza intrinseca in un processo di metamorfosi.

Nuove scelte, nuove visioni della vita e del mondo.

Si pongono le basi, dunque, per un cambiamento che parta da un individuo ma che abbracci un’intera comunità.

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Francesca Barbagiovanni
Sociologa ed esperta di comunicazione no profit. Ha condiviso la maggior parte della sua vita lavorativa con il terzo settore, coordinando attività socio-educative e progettando ambiti di intervento di integrazione sociale e lavorativa di minori e adulti svantaggiati. Tra le esperienze di maggior rilievo: coordinatore di attività socio-educative ed educatore professionale nell’ambito del centro diurno socio-educativo per disabili il Pineto (art.60 l.reg.2007) nella città di Trani Formatore di comunicazione nella relazione di aiuto con utenti disabili nell’ambito del progetto di Formazione csv 2014 dal titolo ”disabili e sessualita’ …un amore impossibile? Attività di monitoraggio ed intervento, in qualità di orientatore di famiglie in difficoltà, in collaborazione con i servizi sociali del comune di Trani . Saggista del “Terzo settore e il concetto di rete: costruzione sociale di un modello condiviso”, inserito nel volume Noi pubblicamente- edito da pensa multimedia-febbraio 2013 Moderatore di focus group su famiglia e disabilità nell'ambito di progetti della regione Puglia- associazionismo familiare 2009 E per concludere studio e monitoraggio delle famiglie nell'ambito del Censimento permanente della popolazione.