SOUL – jazz e anima, il segreto del coach

Soul of…anima di.

L’ultimo cartone della Disney Pixar è fatto di…tante cose, profuma di tante anime.

Una premessa ( e una promessa): mentre leggete questo articolo, ascoltate “Epiphany” di ”Trent Reznor and Atticus Ross , chiaramente una delle canzoni più magiche di “Soul”, vi servirà.

Soul, come dicevo, è fatto di tante “anime”.

L’anima del jazz che accompagna la pellicola in ogni sua sfumatura,sperimentando suoni e fusion davvero emozionanti e intriganti.

L’anima dell’educazione che in fondo altro non è, che tirare “fuori il meglio” dagli altri e soprattutto da quelle “persone piccole” spaventate dalla vita e allo stesso tempo eccitate e pronte a fare il grande salto. 

L’anima di Joe Gardner, il protagonista, che davanti all’occasione tanto attesa, si accorge che in fondo la sua esistenza è stata solo un’attesa ma che c’è molto di più.

L’anima di 22, altra protagonista straordinaria che ami sin da subito, perchè è sperduta, insicura e abbandonata…ma intelligente e perspicace abbastanza da capire che la vita è troppo bella per non essere vissuta.

Perchè è vero, vivere a volte è doloroso e ci sono momenti in cui vorresti mollare ma, se ti fermi un attimo, comprendi quanto quella sofferenza invece sia parte importante di un viaggio che è veramente incredibile se lo assapori istante dopo istante.

Ed infine è l’anima profonda del Coaching.

Sì…SOUL è senza dubbio un film sul senso della vita e su come affrontarla al meglio.

E mai come nessun’altra pellicola a mio avviso, spiega davvero il senso del Coaching.

Una metodologia, un atteggiamento mentale e uno stile di vita  che ti permettono  di esplorare te stesso in modo semplice ed efficace.

Di ritrovare in te le risposte attraverso domande potenti.

Di riscoprire chi sei attraverso un viaggio nella tua consapevolezza, convinto del fatto che dentro di te ci siano risorse infinite e soprattutto ci siano quelle necessarie ad affrontare ogni momento della tua vita.

Ecco cos’è l’anima del coaching.

Il vero coach per me fa questo!

Non ti dà soluzioni, non ti dice cos’è giusto o sbagliato: ti chiede cosa realmente vuoi e chi veramente vuoi essere.

E aspetta, aspetta che la tua scintilla risponda.

Ti trasmette strumenti e ti aiuta a sviluppare quelle competenze e abilità che risiedono e risuonano in te per rendere completa la tua evoluzione.

“Soul” riesce a colpi di jazz e lezioni di vita a dare un significato nuovo.

A dare un senso ad un’esperienza in cui spesso il senso, lo perdiamo.

Davanti a problemi, imprevisti, frenetiche corse forse a volte inutili e che prepotentemente ci distaccano dalla vita stessa, senza un perché.

E allora inizi a vagare senza meta, ti dici che sei inutile o non sei bravo abbastanza…come essere umano, come genitore, come compagno, come…aggiungi tu.

E poi arriva  “Soul”.

Ti riporta magicamente  lì.

 In quell’attimo, in quel momento prezioso…in cui davanti ad un tramonto ti perdi, in cui dentro un abbraccio di tua figlia ti avvolgi, in cui in uno sguardo ritrovi amore e pace.

Perché è questa la vera scintilla.

Non è l’arrivo, non è scoprire il tuo scopo, è semplicemente VIVERE!

Il coaching fa questo: non ti sprona a raggiungere obiettivi, o meglio, non solo.

Ti ricorda chi sei.

“Trasforma te in te” (By Kung fu Panda 3).

E ognuno di noi deve essere in primis coach di sé stesso, per poi diventare “mentore” di chi si affida a lui, affinché la propria esistenza risponda a qualcosa di più grande: contribuire.

Il senso della vita non è l’obiettivo raggiunto o l’audizione vinta, è la collezione di momenti importanti che ti hanno portato ad arrivarci, sono le persone con cui condividerai quella gioia, sono il tuo cuore che batte e la tua anima che vola.

In una scena del film si racconta una storia, apparentemente banale ma di una profondità immensa che spesso utilizzo con i miei coachee.

“Un pesce giovane va da un pesce più anziano e gli chiede:

-Sto cercando una cosa che chiamano oceano, sai dirmi dove si trova?

– L’oceano -risponde il pesce anziano- è quello in cui stai nuotando adesso.

Il pesce giovane risponde: 

-Questo? Questa è acqua, io cerco l’oceano! “ 

Spesso ci perdiamo perchè cerchiamo quella che pensiamo sia la vera felicità.

E “quando una gioia diventa ossessione avviene il distacco dalla vita”: altro concetto importante che attraverso il coaching cerco di far capire.

Questa storia e la frase del film che riportato, in poche parole ci fa capire quanto dedichiamo più tempo a cercare felicità, soddisfazione e altre seghe mentali spesso nonsense che pensiamo siano importanti, invece di,semplicemente, godercela.

 L’ossessione per qualcosa ti scollega dalla vita stessa e ti rende vulnerabile, insicuro e impaurito.

La scintilla o talento non è lo scopo del vivere. Lo scopo del vivere è…vivere.

Assaporare, perdersi e ricordarsi costantemente di farlo .

Ecco: il coach fa questo, è questo.

Il vero coach non ti aiuta a vivere. Non ti promette una vita migliore , più soldi o più carriera, perchè la tua vita credimi, è già una magia!

Ti aiuta a guardare con occhi diversi la tua.

Non può sostituirsi a te. 

Non può vivere per te!

Ma ti accompagna e crede in te più di te. 

Ti sostiene e accende quella preziosa luce della consapevolezza affinchè tu veda, anche nei momenti più bui, quanta forza hai e quanto sei bravo a “jazzare”, metterti in gioco e continuare nonostante tutto a VIVERE. 

Non starà con te per sempre… Ma fin dove può arrivare, ti sta vicino. 

E quando ti sarai ricordato chi sei e quanta bellezza c’è dentro di te… 

Ti saluterà. Con il sorriso di chi attraverso di te, ha soddisfatto lo scopo dell’umanità: far risplendere l’anima a chi, anche solo per un attimo, l’aveva nascosta nell’ombra. 

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