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Complotto, una parola che non vogliono spiegarvi

In un momento storico come questo è necessario fare un approfondimento sulla parola complotto e su tutto quello che porta con sé.
In un momento storico come questo è necessario fare un approfondimento sulla parola complotto e su tutto quello che porta con sé.

La parola complotto sicuramente deriva dal francese complot: cospirazione, congiura, intrigo ai danni delle autorità costituite.

La sua etimologia è incerta e deriva probabilmente dal latino complicitum (probabilmente abbreviato in complic’tum) che proviene dalla parola complex: complice o dalla parola complicare: avvolgere insieme.

Un’altra etimologia possibile proviene sempre dal latino cumulus: cumulo, gruppo di persone.

Quindi potremmo dire che con la parola complotto identifichiamo un gruppo di persone, complici tra loro, che hanno costruito una congiura o una cospirazione ai nostri danni; il complotto prevede una serie di azioni mascherate o nascoste che hanno il fine di controllare parte dell’autorità.

In un momento storico come questo, con una pandemia che ha colpito il globo, è necessario fare un approfondimento sulla parola complotto e su tutto quello che porta con sé; e in questi mesi ho sentito troppe volte questa parola come scudo per i negazionisti che affollano le nostre città e la nostra informazione.

La teoria del complotto

Con questo titolo si definiscono le teorie che attribuiscono la causa di un evento, o di una catena di eventi, a un piano attuato da un gruppo di persone potenti.

Sicuramente vi sarete imbattuti in persone che sostengono che i “chip 5G insieme alle scie chimiche sono stati creati per controllarci” oppure avrete sentito parlare qualcuno del fatto che “il Covid non esiste, ma ci fanno i tamponi sempre per controllarci”.

Ne ho sentite tante altre e sempre mi faccio la stessa domanda, ma di che c***o stiamo parlando?

Spulciando il web si trovano molte definizioni in grado di definire cosa siano le teorie del complotto, due in particolare mi hanno colpito; le ho lette, analizzate e poi mi sono divertito ad usarle per leggere la nostra società. 

complotto

“Si tratta in genere di teorie alternative più complesse ed elaborate rispetto alle versioni fornite dalle fonti ufficiali e critiche nei confronti del senso comune o della verità circa gli avvenimenti comunemente accettata dall’opinione pubblica.”

In questa definizione troviamo una prima analisi interessante, si parla infatti di teorie alternative e più complesse di quelle fornite dalle fonti ufficiali.

E vai con i terrapiattisti…

Questo vuol dire, come nel caso dei terrapiattisti, che si rifanno ad una teoria non ufficiale (cioè non basata su studi scientifici riconosciuti) creata da qualcuno che spesso non ha un rilievo scientifico e che si arroga il diritto di aver capito come funziona tutto.

PS: uno dei fautori del terrapiattismo è morto nel tentativo di confermare la sua teoria sparandosi nello spazio con un razzo costruito da lui… a voi l’ardua sentenza.

“Tali ipotesi non sono provate per definizione, dal momento che cesserebbero di essere “teorie”, e vengono spesso elaborate in occasioni di eventi che suscitano forte impressione nell’opinione pubblica, come ad esempio eventi tragici legati alla morte di personaggi più o meno famosi o grandi disastri civili e ambientali, o atti terroristici, a volte anche per effetto dell’ampia diffusione e trattazione da parte dei mass media.”

Quest’altra definizione introduce un’altra analisi interessante da fare, perché ci permette meglio di comprendere come funzionano questi complotti.

complotto covid

Si parla di teorie, cioè idee che non possono essere provate o riconosciute come reali; questo permette di non dover portare prove certe al sostegno delle proprie idee.

Ovviamente per dare un minimo di supporto alla proprie idee si cerca di legare eventi in un modo assolutamente fazioso, che spesso non trovano riscontro nella realtà.

Complotto e ignoranza

Una di quelle che mi ha fatto più ridere, e incazzare contemporaneamente, è stata (anzi è perché purtroppo ancora ne sentiamo parlare) la teoria sui tamponi Covid già positivi.

Questa fantasiosa teoria portata avanti da negazionisti intrepidi che scandivano slogan tipo “tamponatevi il c***o” o “ma dove sono tutti i morti” o meglio ancora “io non ho visto nessuno in terapia intensiva”.

complotto

Cioè della serie che i medici vanno in giro con tamponi già positivi al covid per poi poterti tenere chiuso in casa….

Davanti a queste cose il mio senso democratico vacilla molto, perché non portare rispetto a tutti i morti e alle famiglie che hanno perso cari in questo momento storico mi fa ribollire il sangue.

Poi, oltretutto, queste persone sono anche quelle che, se mai trovate positive (e ovviamente speriamo di no, perché su queste cose non ci si scherza mai), sarebbero probabilmente i primi a beneficiare delle cure dei medici.

Quindi per definire meglio una teoria del complotto potremmo dire che sono distinte da una mancanza di prove sufficienti e sono formulate in modo da non essere verificabili; sono così complesse, perché fanno riferimento a tante variabili, che le rendono poco plausibili.

Gli illuminati….

Ovviamente i loro fautori vi diranno che “le persone potenti coinvolte nella cospirazione nascondono, distruggono od offuscano le prove” e che se non ci crediamo è perché o siamo corrotti o siamo stupidi.

Cioè loro sono illuminati perchè hanno capito tutto….

Ok, e ora cosa ce ne facciamo di queste informazioni?

Beh semplice, le usiamo per sviluppare il nostro senso critico, per comprendere che non tutto quello che leggiamo è necessariamente vero.

terra piatta

Le fake news sono ormai parte dell’informazione e stà a noi e al nostro cervello cercare le notizie vere e scinderle da quelle false.

Non fatevi abbagliare da chi urla al complotto e allo scandalo, da chi userebbe la violenza come forma di opinione. 

Perché la libertà di pensiero arriva fino al limite della realtà e pensare che siamo tutti corrotti o tutti dentro un grande complotto porta solo paura e sfiducia nelle persone.

Oppure credete pure a tutte queste cavolate, pensate pure che io sia stato pagato dai poteri forti e se poi mi dite pure dove hanno messo i soldi io sono contento.

A voi l’ardua sentenza. 

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Michele Quadernucci
Laureato in Sviluppo economico, Cooperazione internazionale e Gestione dei conflitti presso l’Università degli Studi di Firenze, ha ampliato le sue competenze con un diploma triennale di Counseling psicosomatico ad indirizzo comunicativo, olistico, integrato. Ha proseguito le sue formazioni nel campo della formazione e del benessere ottenendo l’Internazional NLP Coaching Certification di Grinder, Bostic e Frausin e diventando formatore nell’uso delle LifeSkills. Lavora per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva nel contesto educativo e formativo, usando la gestione dello stress e delle emozioni come base per una didattica innovativa; negli anni ha sviluppato modelli di lavoro sulle emozioni e sulla didattica legati alle LifeSkills e all’intelligenza emotiva, che permettono di ottenere risultati eccellenti, ecologici e ripetibili.