fbpx

Papa Francesco e le unioni civili

Il papa il 23 ottobre scorso, con una sua “semplice” frase, ha fatto cadere uno dei tanti tabù che “ossessionano” il Vaticano ed il mondo clericale tutto.
Il papa il 23 ottobre scorso, con una sua “semplice” frase, ha fatto cadere uno dei tanti tabù che “ossessionano” il Vaticano ed il mondo clericale tutto.

Il papa il 23 ottobre scorso, con una sua “semplice” frase, ha fatto cadere uno dei tanti tabù che “ossessionano” il Vaticano ed il mondo clericale tutto.

Quello che dobbiamo fare è una legge sulle unioni civili, le persone hanno il diritto di essere protette legalmente.

Papa Francesco

Così parlò Francesco.

Una frase che non poteva non portare con sé polemiche infinite.

Le frange più estreme del cattolicesimo si sono strappate le vesti, ancora una volta.

La crocifissione non è più in auge ….

La famiglia racchiude in sé tutti i cliché possibili.

In nome di essa sul corpo delle donne hanno banchettato un po’ tutti.

I ruoli fissi e precostituiti, così cristallizzati nel tempo e nello spazio, sembrano ancora essere gli unici possibili.

Nonostante qualche sforzo anche da parte dei creativi della pubblicità …. La chiesa nonostante i cambiamenti epocali va un po’ a rilento.

Il concetto di famiglia nel corso degli anni è mutato altamente: novità delle novità la donna non è più di proprietà dell’uomo.

Il ’68 ed i movimenti femministi hanno completamente rivoluzionato la famiglia tradizionale.

In epoca contemporanea abbiamo finalmente capito che

non esiste la famiglia, bensì le famiglie:

ognuna a suo modo.

Le famiglie sono diverse perché le persone sono diverse, così come sono diversi i loro bisogni.

E non dovrebbe né scandalizzare né meravigliare che due donne più prole, così come due uomini più prole, o senza, o ancora una donna ed un uomo magari senza prole e con un cane possano essere considerati famiglia, perché lo sono!

Riconoscere diritti non significa toglierli a chi li ha già, semplicemente estenderli, affinchè ognuno/a si senta libero/a di essere semplicemente se stesso/a.

Il concetto di famiglia si è evoluto, è cambiato, ammesso che sia mai esistita nella pratica la famiglia felice e perfetta, che poi quale perfezione poteva irradiare una famiglia in nome della quale venivano lesi diritti.

Le lotte sono state tante e non possono né devono essere dimenticate. Non rimpiangiamo ciò che non è da rimpiangere.

In quanto donne ed uomini prima di essere parti in commedia siamo esseri liberi.

famiglia e papa

Personaggi di “spessore” come il leader neofascista Roberto Fiore hanno sostenuto che non è possibile per un pensiero cristiano riconoscere le unioni fra persone dello stesso sesso.

L’estrema destra da sempre riconosce come suoi valori la somma triade: Dio/ Patria/ Famiglia

Dimenticando con estrema nonchalance il passato socialista ed ateo di Mussolini, le sue innumerevoli amanti, nonché la bigamia ed un figlio fatto chiudere in manicomio e mai riconosciuto.

Quindi un papa che si rifà al buonsenso ed all’amore non può ottenere il suo plauso. Le connivenze fra chiesa e fascismo storicamente sono note, alcune frange più integraliste del mondo clericale vorrebbero mantenere questa tradizione ….

dimenticando che il cristianesimo predica l’amore. Amore universale. Amore incondizionato, forse il “signor” Fiore dovrebbe rileggere qualche passo del vangelo, strano che debba ricordarglielo un’atea.

famiglia e papa

Ovvio che il papa riconosca come unico matrimonio possibile quello tra un uomo ed una donna, cosa tra l’altro più volte dichiarata dallo stesso. Il matrimonio, nonostante le sue aperture, resta per il pontefice quello fra uomo e donna perché così dottrina vuole.

Ci vorrà ancora molto tempo prima che questo principio decada e non è detto che ciò avvenga, ma in uno stato laico ciò non dovrebbe essere un problema, bensì un libero pensiero, condivisibile o meno, di un capo di stato di un paese altro: il Vaticano.

Papa e diritti

Io non mi aspetto che sia il papa a cambiare la società civile. Spetta alla politica. Alle istituzioni. Ciò che risulta essere “rivoluzionario” è il riconoscimento di diritti universali per tutti, qualunque sia il proprio orientamento sessuale.

Tutto ciò che riguarda la questione di genere così come l’omosessualità sta mettendo a dura prova una chiesa, un Vaticano, avente un rapporto fortemente problematico con la modernità.

Francesco sta ridisegnando, per alcuni lentamente, per altri è invece addirittura l’anticristo, il rapporto con il mondo reale, non strizza l’occhio alla parte più intollerante del clero bensì percorre, o almeno ci prova, nuovi tragitti. Prova dal di dentro ad andare oltre, forse anche al di là delle sue stesse convinzioni: è così che si cambia il mondo.

Nonostante le continue e, a parer di chi scrive, inadeguate ingerenze del Vaticano, nel 2016 il parlamento italiano ha approvato, non senza polemiche, la normativa sulle unioni civili. Ed è giusto che nessun governo in un paese realmente laico non aspetti il bene placido di un papa per varare alcuna legge.

Ma le parole di Francesco hanno un’eco più vasto, non si dibatte solo di normative, ma di opinioni riguardanti un diverso approccio della chiesa verso posizioni ritenute scomode.

E pensare, e lo dico da non credente, che Cristo stesso, per me figura simbolica e non storica, attuò pensieri non proprio condivisi dalle autorità del tempo ….

Forse la chiesa, che pur non dovrebbe orientare il destino politico di un Paese, può, però, nel rivolgersi al suo popolo, rivestirsi di quella scomodità che potrebbe farla uscire dall’oscurantismo.

E’ proprio per questo che la figura di Cristo anche per i non credenti porta con sé un’allure di rivoluzione romantica. Un donchisciotte palestinese, capace di sfidare il tempio per difendere le sue idee di amore e solidarietà.

Forse la chiesa con il clero tutto dovrebbe accettare che l’amore è amore, non ha bisogno di altre definizioni, né di concessioni alcune.