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Ligabue – Non è (ancora) tempo per noi

Luciano Ligabue smentisce di essere lui quello ritratto nella foto mentre bacia un altro uomo. Facciamo il punto della libertà sessuale a pochi giorni dal coming out day del 11 ottobre
Luciano Ligabue smentisce di essere lui quello ritratto nella foto mentre bacia un altro uomo. Facciamo il punto della libertà sessuale a pochi giorni dal coming out day del 11 ottobre
ligabue
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Ligabue smentisce di essere lui quello ritratto nella foto mentre bacia un altro uomo.

Questa notizia mi colpisce e mi permette di fare due riflessioni a pochi giorni dal Coming Out day (11 ottobre).

La prima parte da queste domande: perché l’orientamento sessuale fa ancora oggi tanto scalpore? E più in generale perché tutto ciò che accade nella sfera sessuale di un VIP pare essere sempre una ghiotta notizia per i tabloid e un irresistibile stimolo ai commenti da parte dei fans e non solo?

ligabue bacio
ligabue bacio

La paura del diverso

La prima ragione e che vi è ancora molta confusione, ignoranza e pregiudizio su tutto ciò che nel campo della sessualità si scosta dalla presunta normalità.

L’omosessualità, la bisessualità, la pansessualità, l’asessualità e gli altri possibili orientamenti vengono ancora troppo spesso ritenuti strani o addirittura deviati.

E di fronte alle stranezze o le presunte devianze altrui gli esseri umani mettono in campo tutta una serie di protezioni emotive per sfuggire dalla paura ed evitare di mettere in dubbio o in crisi le loro credenze

È come se ciò che non appartiene al nostro mondo, al nostro modo di interpretare e vivere la vita mettesse in pericolo noi sia dentro che fuori. 

Sessuofobia

La seconda ragione è che tutto ciò che è tabù, tutto ciò che è nascosto, tutto ciò di cui non si parla suscita nell’ essere umano una morbosa curiosità e si presta ad essere oggetto di pettegolezzo e scandalo. 

La sessualità rimane ancora una sfera della vita umana sconosciuta, misteriosa, piena di stereotipi, luoghi comuni a volte anche alimentati da secoli di interpretazioni errate o parziali da parte dei professionisti.

Credo che sia facilmente intuibile che la soluzione stia in una informazione e, soprattutto, in una educazione intelligente.

La sessualità è un aspetto essenziale della vita umana con componenti psichiche, fisiche e sociali comprendente molteplici aspetti quali sesso, identità di genere, orientamento, gusti, pratiche erotiche, aspetti relazionali, affettivi, comunicativi, riproduttivi ecc. 

Meriterebbe un progetto educativo, così come previsto dalle linee guida europee, che dura tutto l’arco della vita e forse diverrebbe meno appetibile per il gossip, o per il bullismo.

manifestazione lgbt

Outing e Coming Out

Ricordiamoci che raccontare i fatti privati e intimi altrui senza il loro consenso, anche di VIP, è violenza. In questo caso particolare prende il nome di Outing.

E qui ecco una seconda riflessione frutto di questa notizia.

L’11 ottrobre è stato il Coming Out day, il giorno della visibilità del mondo LGBT+. Da più parti ci viene fatta la critica che questa giornata sia un po’ una forzatura, addirittura ci viene detto che è una forma di ostentazione e di mania di protagonismo. 

Fino a che un bacio fra due uomini susciterà scalpore, fino a che i tabloid riterranno succosa una notizia sull’orientamento presunto o reale di un VIP, o sulla sua identità di genere, o sui suoi comportamenti sessuali, il Coming Out day sarà necessario e auspicabile.

E’ un modo per fare informazione ed educazione sociale oltre che per lottare per i propri diritti.

Fare coming out non è subire outing ma la scelta di dire al mondo che “io esisto” e “ho il diritto di vivere alla luce del sole” senza subire nessuna discriminazione, senza subire le chiacchiere di un giornale o del quartiere. 

Alla fine è solo un bacio, ma è da lì che comincia tutto. Per alcune persone è ancora oggi, del 2020, un inizio più complicato che per altre.

Il nostro bacio occupò tutti gli spazi e i continenti e le terre emerse. Non era solo un bacio. Era un biglietto pieno di destinazioni per l’altrove.

Fabrizio Caramagna
bacio

Anna Bernardi
Dal 1996 sono Infermiera e già dai primi anni di lavoro mi sono accorta che la parte che amavo coltivare del lavoro era quella relazionale La mia curiosità mi ha spinta verso lo studio di modi differenti e integrati del prendersi cura delle persone e il mio incontro con la Dott.ssa Balconi Loredana e il Dott. Alessandro Quadernucci e la loro Accademia del NEI(Integrazione Neuroemozionale) prima, e poi con la Dott.ssa Milena Screm e il suo modello di Breathwork e counseling a mediazione corporea  mi hanno permesso di dare forma e sostanza professionale a questa mia passione. Fra i mille corsi più o meno lunghi di mindfulness, gestione del dolore, comunicazione, master per conduzione di gruppi e gestione delle coppie in counseling ho incontrato la sessuologia che ho approfondito presso una delle più vecchie scuole di sessuologia, il CIS-Centro Italiano di Sessuologia., dove ho conseguito il titolo di Consulente sessuale dando struttura e sostegno a un ambito di cui mi occupavo da anni come professionista e come persona.