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genitori separati
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Genitori separati ma genitori per sempre

Boom di divorzi dopo la quarantena. E quando ci sono i figli? E quando a separarsi è un legame genitoriale?
Boom di divorzi dopo la quarantena. E quando ci sono i figli? E quando a separarsi è un legame genitoriale?

Boom di divorzi dopo la quarantena.

In Cina e dopo anche in Italia, la convivenza forzata e il forzato mettersi “a nudo” costantemente sui propri sentimenti e pensieri ha messo sul piatto e in tavola i limiti e il “non detto” della coppia. 

E questa volta senza via di fuga: la partita al calcetto o lo spritz con le amiche durante il lockdown non hanno permesso di “uscire” dalla presa di coscienza che forse, la fine del la relazione è arrivata.

Il capolinea a cui ormai era arrivata la coppia, si è fatto palese.

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E quando ci sono i figli?
Quando a separarsi è un legame genitoriale? 

Alcuni dati. Istat, per chi chiede la fonte, spostando l’attenzione sulla superficie.
Le separazioni in Italia negli ultimi 5 anni sono aumentate del 30%.

“Separarsi…è quindi una pena così lieve?”

Lo diceva Giulietta dal balcone mentre guardava il suo amato Romeo divincolarsi e fuggire nel buio della notte.
E lo diceva con amore, lo diceva con quella ingenua innocenza che caratterizza l’innamoramento e l’inizio di una storia.

Il primo anno infatti, durante l’innamoramento il nostro corpo è pervaso da ossitocina, ormone che durante il parto permette alla donna di affrontare i dolori più forti che in vita oggettivamente si possano provare ed è lo stesso che rende “ciechi” durante  il periodo di farfalle nello stomaco e “perfezione”. Lo stesso che, dopo circa 12/14 mesi biologicamente si riduce portando in luce difetti, limiti e realtà.

Spesso tale illusione permane, perché fa fatica “vedere”, fa fatica affrontare la verità.

Ed ecco perché la separazione, in fondo, è un atto intelligente e coraggioso di amore.

Può sembrare strano.
E queste parole possono sembrare inopportune e in apparente contrapposizione a questo evento sempre più comune eppure poco sostenuto e supportato.
Dalla comunità, dallo Stato e da chi, passandoci, vorrebbe essere soprattutto capito.
Eppure, se ci pensi bene, parte tutto da lì.

Una coppia nasce con l’amore, cresce con l’amore.
Da questo sentimento tanto folle quanto immenso, tanto grande quanto complesso.
Una coppia che decide di lasciarsi nella vita intima, pone la parola fine in modo poco lieto ad una storia, quella storia che, per poco o tanto tempo che sia, ha raccontato emozioni, narrato attimi magici e vissuto momenti dolorosi.

E paradossalmente, è proprio quel dolore che fortifica, è proprio quella sofferenza che ci fa crescere, come esseri umani e come genitori. 
In quel dolore apparentemente insopportabile troverai quel coraggio di andare avanti e dire: “è la scelta migliore per la mia serenità, è la soluzione migliore per la mia famiglia”

Quello che in apparenza può sembrare la morte, in realtà è il nuovo nutrimento di qualcosa di più forte.

Sì. Perché magari siamo sbagliati o distratti, arrabbiati o incoerenti.
Ma separarsi nella vita non significa tagliare il filo familiare.
Significa farlo diventare più prezioso, curarlo e metterlo al primo posto.
Se il disaccordo e i tentativi di una vita felice insieme sono “game over” credetemi, distaccarsi è un atto di amore.

Per tutti. Grandi e soprattutto piccoli.

Un bambino specialmente piccolo, crea le sue mappe emotive da zero a sei anni ed impara con l’esempio, “sente”. Con tutti i sensi. E percepisce.
Non ascolta le parole, “vede oltre”, va al cuore.

Oltre ad affrontare professionalmente da Emotional Coach queste sfide, l’ho vissuta sulla pelle, 4 anni fa: con inconsapevolezza, incoscienza…lacrime e sacrificio. Con il cuore spezzato di una donna sempre bambina, che di errori ne aveva fatti troppi,e di amore ricevuto troppo poco.

E lì, libri e corsi servono a poco.

Famiglia o infelicità?

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Il giorno che decisi di parlare con le mie piccole fu come uno squarcio nel petto.
Vidi il mio sogno di una vita insieme infrangersi, sentii la voce del fallimento urlare nelle tempie e nella pancia, un pugno secco e improvviso. Senza avviso.

Ma trovai la forza, trovai la spinta.
Trovai nelle corde vocali raschiate dalla paura la sincerità di urlare che quello non era amore, quello non era “famiglia”: quella era semplicemente “infelicità”.
Quella che da piccola avevo vissuto sulla mia pelle e che pensavo fosse la normalità.

Genitori consapevoli

Ma credimi, se ho imparato qualcosa è che l’amore è tutt’altro che litigate e sguardi d’odio, è lontano da parole feroci e dispetti. L’amore esiste ed è straordinario!
Quel giorno e da quel giorno le nostre strade si divisero nella vita, e dopo qualche normale rodaggio e buca, il viaggio si fece più rispettoso e unito.

Oggi, posso dire che rifarei tutto. Rifarei qualsiasi cosa.

Dopo 18 anni insieme per mano e gli ultimi tre fatti di tensioni e dolore, oggi siamo qui. Due genitori sorridenti e, insieme, sereni e con i nostri limiti. Ma consapevoli e felici.

Abbiamo affrontato da Adulti e diventando Genitori Consapevoli, la tempesta, e siamo sbarcati sull’isola di una nuova vita. Siamo riusciti a creare un nuovo modo di amarci, un nuovo modo di educare.

Non siamo perfetti, litighiamo ancora, ma con tolleranza e pazienza.
Perché ognuno ha la sua libertà, ognuno ha la sua felicità.
Ed è questo che conta.
È questo che i nostri bambini respirano, più di colazioni false con sorrisi di circostanza, più di cene in silenzio con messaggi nascosti e sotterfugi.

Si può fare!

Per lavoro, mi capita spesso di ascoltare storie di genitori che stanno insieme per forza litigando.
Sento spesso situazioni in cui prevale rabbia e orgoglio… Senza pensare alla famiglia, quella famiglia che rimane per sempre.

E allora mi permetto di dirti che SI PUÒ FARE!

Col tempo, con il distacco iniziale e con quel buon senso che possiamo dopo un po’ ritrovare… Attraverso il bene… Perché quello, ditelo ai vostri bimbi, è infinito!

Come? Parlando.
Anzi, com-uni-cando: mettendo il nostro cuore e i nostri sentimenti davanti all’ipocrisia e condividendo insieme la responsabilità.
Non esistono colpe.

Esistono due cuori che si sono amati e che continuano a volersi bene.

Esistono due genitori che, con intelligenza prendono una decisione dolorosa ma funzionale al proprio benessere e a quello dei propri figli.

Non esistono vendette o giochi di astuzia.
Esiste il buonsenso.

Esiste un momento di riflessione e pausa, in cui anche la nostra più recondita rabbia attraverso l’intelligenza emotiva, possa evaporare e sfogarsi: non con lui o lei, non con i nostri bimbi, ma con noi stessi. O con chi può in quel momento ascoltare senza giudizio: un coach, un esperto, un amico o la propria famiglia.

Ricordandovi una sola cosa: che è partito tutto dal vostro amore.
E che in questo momento di nebbia, dove tutto appare confuso e senza senso, arriverà il sereno, la luce e la forza per essere più forti e lucidi.

Ponendovi una sola domanda: COSA VOGLIO?

E ripetendovi il mantra “voglio la mia felicità e quella della mia famiglia”

Suggerimenti? Tanti, troppi.
Ma sarebbero consigli e vissuti miei.
Sarebbero storie di altri o esempi lontani dalla sofferenza di un cuore spezzato.

La tua storia la puoi scrivere solo tu.

Il miglior consiglio è: ascolta il tuo cuore e sii felice. Ovunque e con chiunque tu SIA!

Emanuela Caiano
Esiste l'esempio. Esiste l'emozione. Esiste un nuovo modo di educare attraverso l'ispirazione. La mia missione? aiutar le persone a liberare il proprio potenziale attraverso la scoperta delle infinite risorse che risiedono dentro di sé.