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J. Lehrer – “Come decidiamo?”

La vita è fatta così:
la vita è fatta di scelte, giuste o sbagliate, non importa.
la cosa importante è che siano tue

M. Ghesini

In questo splendido libro Jonah Lehrer ci conduce in un viaggio dentro i processi decisionali che il nostro cervello mette in atto quando dobbiamo prendere una decisone; quello che ho trovato veramente interessante è l’idea di partire ad analizzare i processi del cervello partendo da quelle decisioni che sembrano solamente istintive e reattive alle situazioni improvvise che ci troviamo a vivere, soprattutto in quelle situazioni “estreme” che mettono la nostra vita in gioco. 

Tutto il libro cerca di rispondere ad un dilemma che da sempre è presente nella nostra vita: quando siamo indecisi su che decisione prendere dobbiamo seguire il nostro istinto anche quando razionalmente crediamo di dover prendere una decisione diversa? Cioè in altre parole è meglio affidarsi alle nostre sensazioni oppure seguire quello che razionalmente sappiamo che è meglio per la risoluzione di un dilemma?

Dentro di noi esistono due “cervelli”, uno razionale ed uno emotivo; ognuno dei quali è funzionale e specifico per la risoluzione di un distinto dilemma decisionale; emerge anche che prendere una decisone è un processo complesso che prevede molte componenti da tener presenti, facendo arrivare il lettore e l’autore, alla fine del libro, alla medesima conclusione: non esiste una soluzione unica, le migliori decisioni che prendiamo sono quelle nelle quali riusciamo ad usare correttamente i due cervelli decisionali unendoli per trovare la soluzione migliore. 

Dal punto di vista scientifico ha senso pensare di meno alle cose che vi stanno più a cuore. Non abbiate paura di lasciare scegliere le vostre emozioni

Jonah Lehrer

Questo non vuol dire prendere decisioni avventate, ma vuol dire analizzare gli elementi in gioco e prima di prendere una decisione fermarsi, fare altro e scordarsi di dover scegliere, e solo dopo tornare a prendere una decisione affidandosi ai propri istinti che sanno cosa è meglio scegliere. Questo perché anche se noi abbiamo impegnato la mente razionale a fare altro le informazioni importanti sono state immagazzinate ed evitiamo di scegliere solo attraverso quelle informazioni, fintamente razionali, inutili al nostro obiettivo.

Più ci si addentra nell’analisi dei processi decisionali più si rimane affascinati e sconvolti da come funzioniamo. Sia che stiamo giocando una mano di poker, sia che stiamo scegliendo quale sia il vino migliore o stiamo cercando di capire se il segnale luminoso sul monitor sia un missile o un bug del pc il nostro cervello mette in atto una serie di schemi fisici e chimici che ci portano verso lo stesso processo decisionale. 

Molto importante da integrare durante la lettura del libro sono le informazioni dei processi bio-chimici che emergono nel nostro corpo durante la presa di decisione, questo perché se iniziamo a capire che quello che ci succede avviene perché funzioniamo in un determinato modo possiamo anche decidere di attuare dei processi diversi, o almeno non martoriarsi eccessivamente per scelte sbagliate, con la promessa e la consapevolezza che se si lavora su se stessi si può modificare e imparare a conoscere questi meccanismi per diventare un po’ più consapevoli di chi siamo e di come funzioniamo. 

Quindi, alla fine del libro siamo pervasi da un iniziale senso di smarrimento e di impotenza rispetto alle decisioni che dovremmo prendere, ma non tutto è come sembra, perché lentamente iniziamo a capire che per prendere una buona decisione dobbiamo conoscere come funzioniamo e dobbiamo più pensare a come stiamo decidendo più che su cosa dobbiamo decidere. Questo perché abbiamo la possibilità di usare la corteccia prefrontale per i nostri scopi, e questo è una buona notizia, in quanto abbiamo visto come persone che hanno subito la rimozione di una parte di questa mancano di importanti passaggi decisionali (anche in quelle decisioni più emotive). 

Osservate quello che avete davanti, analizzate gli elementi che ritenete importanti, pensate a come state decidendo, scordatevi il tutto e solo alla fine prendete una decisione.  

Jonah Lehrer
Michele Quadernucci
Laureato in Sviluppo economico, Cooperazione internazionale e Gestione dei conflitti presso l’Università degli Studi di Firenze, ha ampliato le sue competenze con un diploma triennale di Counseling psicosomatico ad indirizzo comunicativo, olistico, integrato. Ha proseguito le sue formazioni nel campo della formazione e del benessere ottenendo l’Internazional NLP Coaching Certification di Grinder, Bostic e Frausin e diventando formatore nell’uso delle LifeSkills. Lavora per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva nel contesto educativo e formativo, usando la gestione dello stress e delle emozioni come base per una didattica innovativa; negli anni ha sviluppato modelli di lavoro sulle emozioni e sulla didattica legati alle LifeSkills e all’intelligenza emotiva, che permettono di ottenere risultati eccellenti, ecologici e ripetibili.